Eccoci Qua!!!
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venerdì 29 febbraio 2008
LAS MERINGAS
venerdì 22 febbraio 2008
YAKUSOKU GEIKO
Un po di Yakusoku geiko (una tecnica per uno) con Luigi, un ottimo tori e un ottimo uke!
JUDO VERITA' PARTE II
UN PO DI JUDO VERITA'
giovedì 21 febbraio 2008
TUTTO E' MUSICA!
SI! TUTTO e sottolineo TUTTO è musica! si potrebbe fare un post lungo 300 pagine su questo argomento, ma mi limiterò il più possibile riassumendo una parte di miei pensieri partendo dal judo. Il judo è musica, ogni movimento che facciamo ha una sua colonna sonora; nel judo ci vedo bene "Allegro" di W.A. Mozart con la sua musica che inizia piano piano, e questo è il momento dello studio dell'avversario, e poi cresce improvvisamente! Ecco il momento preciso dell'attacco: forte, veloce, decisivo, fatale! Mentre ad un kata come il katame no kata o il juno kata che sono forme piuttosto lente e armoniose, vedrei bene "Va' Pensiero" dal "Nabucco" di G.Verdi; una musica molto lenta, che ispira calma, tranquillità e il tempo giusto per fare un kata con grazia, freddezza, precisione. Così da poter gustare a pieno la bellezza del judo. Ed approposito di gustare, si puo gustare un piatto e, come dice nel suo film "Ratatouille", e come mette in atto lo chef Nick in "Sapori&Dissapori", sentire uno strumento, una melodia, per ogni alimento, per poi mischiarli assieme così da creare un'orchestra. E la nostra bocca diventa "La Scala".
Basta chiudere gli occhi e... ecco il Don Giovanni e Zerlina che duettano in "La ci darem la mano":
comincia Don Giovanni con le parole "La ci darem la mano, la mi dirai di si, vedi non è lontano partiam ben mio da qui" con una melodia dolce, lenta, cadenzata a tempo di "masticazione". Ecco. Ecco che inizia a cantare e noi iniziamo ad assaporare... ogni strumento è un ingrediente, stiamo rompendo la crosta di questa zeppola fritta in un'ottimo olio ligure, difatti abbiamo il violoncello che con il suo suono potente sembra il rompersi di un bel fritto croccante, ma... arrivati al punto dove il cantante dice "la mi dirai di si" si sentono i flauti fare 4 note come se fossimo arrivati a qualcosa... difatti è cosi. Le nostre papille hanno percepito lo zucchero a velo di cui sono cosparse le zeppole, ma la sensazione dura un attimo, giusto il tempo di sciogliere lo zucchero e subito continua lo scroscio della nostra pasta fino ad arrivare alla fine della frase di Don Giovanni dove c'è un'altro scatto guizzante dei flauti come per dire "Ma non è vuota questa zeppola!" difatti parte la voce da soprano, ma molto dolce e lineare, di Zerlina che dice "Vorrei e non vorrei, mi trema un poco il cor, felice è ver sarei ma può burlarmi ancor" e qui iniziamo a scoprire il ripieno di questo magnifico dolce, cullati dall'accompagnamento sempre uguale e candenzato della nostra masticazione, lenta e dolce (violoncello) così da percepire anche il minimo ingrediente, e scopriamo nella voce di Zerlina il latte, le uova, lo zucchero... tutto ciò che serve per fare un'ottima crema pasticcera, ma finché non arriviamo all'aggancio "mi trema un poco il cor" non percepiamo una cosa...quel sentore di limone che ci viene annotato dai flauti che, come prima ci hanno fatto percepire lo zucchero a velo, qui ci fanno sentire il sapore acre, ma non troppo, di questo agrume siciliano e lo risentiamo nei mezzi acuti che Zerlina fa nelle sillabe "LI" di felice "ER" di ver ed "EI" di sarei, più lunga perche il sentore è un poco più accentuato, ma lo diventa ancora di più e più lungo nel momento in cui la cantante dice "ma puo burlarmi ancor" lo ripete una seconda volta, perchè siamo tornati nuovamente sul sapore per cercare di percepirlo meglio ed è proprio così, perche la voce si fa molto più acuta! Siamo riusciti a sentire un sapore vero, deciso, particolare, come quello del limone e però la zeppola non è ancora finita perchè sentiamo un suono di corno inglese mentre abbiamo quel gusto aspro sulle papille, ed è ritornato il suono del croccante della pasta esterna. I sapori iniziano piano piano a mescolarsi. difatti è sempre più corto il tempo che passa tra le battute di Don Giovanni (la parte esterna della zeppola) da quelle di Zerlina (il ripieno aromatizzato al limone) e le voci si fanno più alte, e i due sapori si stanno amalgamando ma... purtroppo non siamo stati capaci ad assaporarla in tutti i suoi aspetti, così ne prendiamo un altra ed ecco che ricomincia...ricomincia il fritto (Don Giovanni), però abbiamo fretta di arrivare al ripieno (Zerlina), difatti i sapori iniziano ad unirsi già dalla prima battuta con le parole "La ci darem la mano" e lei risponde "Vorrei e non vorrei" quindi non abbiamo più una parte intera per gustare ogni piccolo pezzetto del dolce, ma non ci spaventiamo, noi vogliamo unire questi due sapori così diversi ma...ecco!!! Ecco che finalmente la musica inizia ad amalgamarsi e con lei, ovviamente anche gli ingredienti dentro la nostra il nostro teatro! sentiamo che si stanno finalmente unendo quando Don Giovanni dice "Vieni mio bel diletto" e Zerlina a metà della sua frase dice "Mi fa pietà Masetto" lì si sono mescolati ormai, manca veramente pochissimo all'estasi! ed ecco che ancora succede la stessa cosa, con parole differenti e gusti differenti, perché a differenza di prima capiamo che nell'impasto ci dev'essere del cognac e nel ripieno della vaniglia!!! ed ora... ECCOCI!!! i sapori si mischiano, l'orchestra impazzisce, Zerlina cede nelle braccia di Don Giovanni e assieme cantano "Andiam andiam mio bene a ristorar le pene di un innocente amor"
Un'aria favolosa per un dolce altrettanto spettacolare... spero soltanto che Voi non abbiate mai mangiato, con l'immaginazione, un dolce così buono e che "Là ci darem la mano" non vi sia mai stata così gradita.
Nuovamente Grazie per la pazienza di aver letto queste righe anche se avevo detto che ne avrei potute scrivere 300 e ne sono ancora convinto! Un Bacio a tutti. MIRKO.
mercoledì 20 febbraio 2008
ANCHE UN BUON DOLCE CI VUOLE SEMPRE!
Finalmente un dolce che mi ha fatto soffrire come un cane per farlo dato che in questo periodo non posso mangiare latticini forse per intolleranza o forse x altro...bo! Comunque mi girano le balle lo stesso... vabbè, innanzi tutto mi scuso per la decorazione, non sono molto bravo a decorare i dolci, ma non temete perchè il gusto c'è tutto dato che è durata circa 7 minuti dopo averla preparata... e poi per il ristorante ho già chi mi cucina e mi decora i dolci (vero??)
A parte le belinate questa è una venerabile millefoglie al cioccolato bianco e NON posso assolutamente permettermi di non dare questa ricetta:
Per una millefoglie da 2 persone:
- 250 gr pasta sfoglia
- 100 gr cioccolato bianco (vi consiglio quello della novi)
- 250 gr panna da montare (cercate di non prendere quella spray perché smonta in 5 secondi
- una tazzina di latte
- buccia di mezzo limone e mezzo lime
- 1/2 bicchiere d'acqua e 1/3 bicchiere di zucchero
- marmellata a piacere
Procedimento:
Stendere una pasta sfoglia il piu sottile possibile e ricavarne 5 o 6 forme a piacere e possibilmente tutte uguali (perché poi vanno montate una sopra l'altra), bucherellare con una forchetta in modo che non si gonfino troppo nella cottura ed infornare a forno gia in temperatura a 200° finche non sono cotte; devono dorare in superficie. Intanto tagliare la scorza degli agrumi, privata del bianco perché senno rende amaro, a listarelle sottili e farle cuocere per una mezzoretta in una soluzione di acqua e zucchero. Sciogliere quella meraviglia di cioccolato bianco a bagno maria aggiungendo una tazzina di latte e mescolando continuamente con un cucchiaio di legno; una volta sciolto togliere dal fuoco e lasciar raffreddare. Intanto montate la panna (senza zucchero). Ora siamo pronti per montare la torta!!!!! Procediamo incorporando il cioccolato fuso alla panna e una volta fatto questo prendiamo le sfoglie e alterniamo una sfoglia e uno strato di composto così finché non terminano le sfoglie. Coprire la millefoglie con il composto e decorare con le scorze del limone e del lime scolate dall'acqua e zucchero e la marmellata a piacere.
Se provate qualsiasi delle ricette che ho scritto perchè non mi mandate qualche foto dei risultati? la mia mail è scritta nel mess di benvenuto! mi farebbe molto piacere dato che ho poco da insegnarvi (difatti le ricette le scrivo per amore della cucina e per passione), ma voi avete molto da insegnare a me!!
Grazie mille ancora.
SECONDO PIATTO DEL BLOG
Questo è il secondo piatto del blog, qui abbiamo un piatto certamente più calorico di quello precedente e molto particolare nel gusto: un Filetto di merluzzo in pancetta tesa e chioggia. Il filetto è legato in fette di pancetta tesa tagliate molto sottili (un po' come si fa per gli arrosti) e il contorno è composto da zucchine stufate al pomodoro, stufatino agrodolce di sedano e cipolle e foglie di chioggia alla piastra. Per questo piatto vi do la ricetta a patto però che se lo provate mandate dei commenti :D
Ingredienti per 2 pax:
- 2 filetti di merluzzo
- 6 fette di pancetta tesa
- 2 zucchine
- aglio
- passata di pomodoro
- 1 cipolla piccola
- 1costa di sedano
- aceto balsamico q.b.
- zucchero
- insalata chioggia
- olio, sale, pepe, prezzemolo.
Procedimento:
Sfilettare il merluzzo e privarlo della pelle, stendere le fette di pancetta sul tagliere, avvolgere i filetti con esse e fermare il tutto con degli stecchi, dopodichè infornare a 200° x 15/20 minuti con forno gia in temperatura. Per lo stufato di zucchini far soffriggere poco aglio in due cucchiai d'olio, versare la passata di pomodoro e dopo circa 4/5 minuti aggiungere le zucchine tagliate a rondelle piuttosto sottili e far cuocere x 10 minuti (le verdure devono risultare al dente); aggiustare di sale, pepare e lasciare in caldo. Nel frattempo mondare e tagliare grossolanamente la cipolla e la costa di sedano, quest'ultimo raschiarlo con un coltello in modo da levarci i "fili"; mettere poco olio in un pentolino e far stufare a fuoco morbido. Non appena appassiscono sfumare con un poco di aceto balsamico, far cuocere 5 minuti, aggiungere una punta di zucchero, una manciata scarsa di pinoli e qualche grano di uva passa fatta rinvenire in acqua calda. Far terminare la cottura a fuoco morbido per 15 minuti. Infine aggiustare di sale e pepare. Poco prima di servire in tavola mettere le foglie di chioggia passate con un po' di olio extravergine d'oliva, sale e pepe su una piastra (o una padella) ben calda. Impiattare e servire.
Grazie dell'attenzione.
DAVIDE E GOLIA
SUOCERO
FRATELLONZO
Ed ecco il mio "Fratellonzo" quando si ci mette è un po stronzo (giusto per far rima), ma comunque sia è la persona che mi ha fatto crescere da agonista nel judo (il lavoro è iniziato dal grande maestro Piero, che poi sarebbe suo papà) e anche se fa il fratello geloso, il fratello rompi palle...gli vorrò SEMPRE TANTISSIMO BENE e fare judo con lui per me è un qualcosa di indescrivibile!!! Ah, se vi capita NON invitatelo MAI a cena, è meglio comprargli un vestito da matrimonio...si risparmia!!!
N.B. lo chiamo fratellonzo, ma non siamo fratelli veri...siamo soltanto Moooolto Amici.