Eccoci Qua!!!

Bene!!! Eccoci qua! finalmente ho avuto la testa di fare un blog sulle cose che amo di piu...la cucina e il judo! spero di ricevere molti commenti e moltissimi suggerimenti su novità da aggiungere e magari nuove ricette da provare così da avere nuovi argomenti per discutere... in attesa di tutto ciò non posso far altro che augurarvi un lungo e piacevole giro all'interno del mio blog. Un saluto a tutti!!!! Mirko.

Per qualsiasi info: cina87@hotmail.it

martedì 29 aprile 2008

CAMPIONATO ITALIANO...


Rieccoci qui a scrivere, quando si riesce e quando c'è qualche argomento su cui parlare...Quest'oggi volevo complimentarmi con i miei colleghi di materrassina per l'impegno, sia in palestra da mio fratello, che in palestra da mio suocero. Il lavoro sta procedendo bene e i risultati piano piano si vedono, difatti tra sabato 3 e domenica 4 maggio, l'A.S.D. JUDO PRA' e la POL. S.M. AD NIVES, gemellate, porteranno alle finali del campionato italiano U.I.S.P. gli 8 atleti qualificati nelle rispettive categorie ES.B, CADETTI, JUNIOR, SENIOR. Possiamo vedere tra queste giovani "promesse" (hehehe m sembra di essere il Secolo da quante belinate sto dicendo!). Lasciando perdere commenti vari, nella categoria ES.B abbiamo gli atleti ANTONACI FABRIZIO, DAVIDE BERARDI, SIMONE MAGGIOLO: mi permetto di spendere due parole per questi 3 atleti anche se, sinceramente, non sono nessuno per giudicare, ma espleto soltanto un parere personale iniziando da FABRIZIO, cintura marrone, che è un atleta in cui spiccano grande forza e determinazione, ma non deve lasciarsi prendere dalla cosiddetta "ansia da prestazione" che sbuca sovente nelle gare, ma non c'è nulla da temere. Sinceramente spero che salga sul tatami con la grinta che ha in allenamento e non ce ne sarà più per nessuno! Di tutt'altra pasta è fatto DAVIDE, cintura verde, con non moltissima esperienza in gara, ma in cui spiccano, due lunghe gambe da trampoliere con cui può sbizzarrirsi e magari concludere qualcosa con il suo tokui...il mitico uchi mata! Però Davide: TIRA CON LE BRACCIA!!! SIMONE o "maggiolino", cintura arancione, a parer mio, dovrebbe tirar fuori un po' di grinta, perché ok stare calmi e non avere "paura" delle gare, ma nemmeno salire sul tatami senza grinta..quindi ti vogliamo cattivo e vai bene!! Per la categoria CADETTI abbiamo GUARONA EVELIN e SARAVALLE ANDREA, entrambi cinture blu con un judo molto diverso: più aggressiva e combattiva EVELIN, più "opportunista" e "passivo" ANDREA che aspetta l'errore dell'avversario per mettere in saccoccia un ippon, magari come quello del video postato qualche tempo fa. Per la categoria junior, invece, vedremo tirare BARBIERO GIULIO, cintura blu, e TRAVERSO CLAUDIA, cintura marrone. Che dire... GIULIO è stato soprannominato il torello, perché ha una grande foga e cerca di invexendare (a Genova significa incasinare) l'avversario, ma, a volte, invexenda anche se stesso, però mi piace...è giusto essere gladiatori!!! CLAUDIA invece è in una sorta di anno sabbatico, con alti e bassi, pochissima esperienza di gare, ma molte vicende che hanno caratterizzato un rapporto particolare con il judo, in cui bisogna avere concentrazione (e se la testa è da altre parti, per motivi sicuramente più importanti) non si riesce concludere molto, ma io sono fiducioso e se in caso non fosse per quest'anno...il prossimo sarà sicuramente meglio! Per la categoria senior...ci sono IO, povero vecchio!!! Purtroppo non posso commentarmi da solo, ma posso dire che andrò li, salirò sul tatami e darò sicuramente il meglio di me, tutto ciò che posso, anche se, vuoi per lavoro, vuoi per il ginocchio, non sono riuscito ad allenarmi bene, ma questa non dev'essere assolutamente una scusante e non voglio che lo sia. Cercherò comunque di fare risultato perché UN SAMURAI NON SI FERMA MAI!


Non saprei cosa dire d'altro, tranne comunicare i risultati lunedì (ah, li comunico soltanto se abbiamo fatto un buon piazzamento :D). Un bacione a tutti e...ragazzi, mi raccomando...

CERCHIAMO DI TENERE ALTO IL NOME DI GENOVA IN ITALIA!!


P.S. Questo è soltanto un mio modestissimo parere, e non dev'essere preso come una critica, come un elogio o come niente...questo scritto deve soltanto risultare come dei segni che non formano frasi di senso compiuto o robe varie... Grazie Ancora. Mirko.

giovedì 17 aprile 2008

'A ÇIMMA

La cima, o alla genovese çimma, è un tipico piatto della nostra terra che solitamente veniva preparato nel periodo pasquale o natalizio; questo meraviglioso piatto si dice esterni tutta la "parsimoniosità" a cui siamo solitamente assoggettati noi genovesi dato che è "un piatto di carne che carne non è" in quanto usa ingredienti cosiddetti di scarto. Ha una preparazione molto lunga e, oserei dire, piuttosto complessa, perché è veramente facile "rompere" la cima sia al momento della cottura che al momento della "pressa". Per prepararla si usa una "tasca" ricavata dalla pancia del vitello che soltanto un macellaio con le palle (scusate il francesismo, ma era d'obbligo) può farvi veramente al meglio in quanto dev essere piuttosto sottile, ben ritagliata e voi, dolci massaie, dovrete cucirla su 2 lati lasciando soltanto un lato aperto per poter inserire il ripieno. Un piatto particolare, molto delicato e piuttosto digeribile, dicono però debba essere gustato senza necessariamente sapere gli ingredienti che la compongono: forse per mistero, forse perché ormai, nel 2008 noi tutti ci siamo abituati troppo bene; il perché non lo so, ma so per certo che è un piatto da provare, perché sennò grandissimi artisti come il poeta Acquarone non le avrebbe dedicato una poesia e il più grande cantautore di tutti i tempi (secondo me) Fabrizio De André non le avrebbe dedicato una canzone...e la canzone fa cosi...
...A ÇIMMA

Ti t’adesciæ in scé l’éndego do mattin,
Ti sveglierai sull'indaco del mattino,
cà lûxe a l’ha in pê in tæra e l’atro in mä,
che la luce ha un piede in terra e l'altro in mare,
ti t’ammiæ a-o spegio de in tianin,
ti guarderai allo specchio di un tegamino,
o çê s'ammiä a-o spegio da rozâ.
il cielo si guarderà allo specchio della rugiada.
Ti mettiæ o brûgu réddeno in te ‘n canton
Metterai la scopa dritta in un angolo
che se da cappa a scûggia in cuxinn-a a stria,
che se dalla cappa scivola in cucina la strega,
a xêua de contâ 'e pagge che ghe son
a forza di contare le paglie che ci sono
'a çimma a l’è za pinn-a, l’è za cûxia.
la cima è giò piena, è giò cucita.
Çê seren, tæra scûa, carne tenea no fâte neigra, no turnâ dûa!
Cielo sereno, terra scura, carne tenera non diventare nera, non ritornare dura!
Bell’oeggë strapunta de tûtto bon,
Bel guanciale materasso di tutto il ben di Dio,
primma de battezâla in to preboggion,
prima di battezzarla nelle erbe aromatiche,
con duì agoggioìn drïto in punta de pe',
con due grossi aghi dritto in punta di piedi,
da sorva in zû, fïtu ti a ponziggæ.
da sopra a sotto svelto la pungerai.
äia de lûnn-a vegia, de cëô de negia,
Aria di luna vecchia, di chiarore di nebbia,
che o cégo o perde ‘a tésta, l’äze o sentê.
che il chierico perde la testa, l'asino il sentiero.
Ödô de mä mescciôu de pèrsa légia,
Odore di mare mescolato a maggiorana leggera,
cos’àtro fâ, cos’àtru dâghe a-o çê?
cos'altro fare, cos'altro dare al cielo?
Çê seren, tæra scûa, carne tenea no fâte neigra, no turnâ dûa!
Cielo sereno, terra scura, carne tenera non diventare nera, non ritornare dura!
E in to nomme de Maria, tûtti diai da 'sta pûgnatta anæne via!
E nel nome di Maria, tutti i diavoli da questa pentola andate via!
Poi vegnian a piggiâtela i cämê,
Poi vengono a prenderla i camerieri,
te lascian tûtto o fûmmo do têu mestê;
ti lasciano tutto il fumo del tuo lavoro,
tocca a-o fantin 'a primma cötellâ.
tocca allo scapolo la prima coltellata.
Mangiæ, mangiæ, no sêi chi ve mangiä.
Mangiate, mangiate, non sapete chi vi mangerà!
Çê seren, tæra scûa, carne tenea no fäte neigra, no turnâ dûa!
Cielo sereno, terra scura, carne tenera non diventare nera, non ritornare dura!
E in to nomme de Maria, tûtti diai da 'sta pûgnatta anæne via!
E nel nome di Maria, tutti i diavoli da questa pentola andate via!

INSALATA DI MARE CON OLIVE TAGGIASCHE

RIECCOMI!!! dopo diecimila anni ritrovo il tempo di scrivere qualcosa... e pubblico questa ricettina di questa meravigliosa insalata di mare con olive taggiasche! Questo è un piatto che mi riesce solitamente molto bene e che mi ha fatto vincere un concorso nella scuola dove ho studiato, è stato pubblicato nel libro della scuola e mi ha garantito un 90 all'esame!! Quindi vi propongo la ricetta "originale" del piatto, purtroppo la mia variante resterà custodita nella mia mente finche non diventero completamente rincretinito...quindi ancora per poco mi sa!!

Ingredienti:

1 polpo su 1/2 kg
2 seppie medie
6 gamberi
1/2 kg cozze
300 gr vongole
200 gr olive taggiasche
sale, pepe, olio, limone prezzemolo

Procedimento:

Pulire tutti gli ingredienti ovviamente e bollire il polpo, le seppie e i gamberoni, far aprire le cozze e le vongole e tagliare una parte delle olive. a parte amalgamare bene con l'ausilio di una forchetta l'olio, il limone, il prezzemolo, il sale e il pepe e lasciare riposare nel frattempo che si taglia il polpo, le seppie, i gamberi sgusciati, si sgusciano le cozze e le vongole (tenerne qualcuna per la decorazione se si vuole). Una volta tagliati tutti gli ingredienti vanno messi in una terrina, mescolati e sopra va versato il composto con olio, sale, pepe, limone e prezzemolo e si mescola per bene. Vi consiglio vivamente di provarlo perché è una vera meraviglia secondo me! Soprattutto se riuscite a trovare tutti gli ingredienti freschi e non congelati (a parte i gamberi che di questi tempi, anche qui a Genova, si trovano soltanto decongelati e se per caso si trovano freschi il prezzo non è inferiore agli 80 € al kg).
Se per caso dovesse avanzare (non ci credo ma è possibile), potete conservarla in frigo aggiungendo abbondante olio per evitare che asciughi.

Grazie ancora della vostra pazienza a sopportare i miei scritti :D un grosso bacio a tutti voi lettori e lettrici... Mirko.